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Da Meersburg alle cascate del Reno
Oggi si preannuncia una bella giornata sul lago di Costanza, le previsioni parlano di sole ma dicono anche che farà molto caldo, un caldo afoso. Nonostante ciò siamo decisi a rispettare i propositi del giorno prima e quindi partiamo di buon mattino con le nostre bici con l’idea di arrivare alle cascate del Reno di Sciaffusa. Il percorso lo abbiamo studiato bene sulle mappe quindi teoricamente non dovremmo avere problemi. Scendiamo velocemente da Daisendorf, dove abbiamo affittato l’appartamento, e ci dirigiamo verso l’imbarco dei traghetti di Meersburg.
Saliamo sul traghetto appena pochi minuti prima della partenza, nostro figlio quindicenne Marco, che ci ha seguito in questa vacanza, ha montato l’action-cam sul caschetto e riprende la prima parte della nostra avventura. La traversata Meersburg-Konstanz dura circa 15 minuti, le acque del lago sono calme e la navigazione è piacevole. Sbarchiamo a Konstanz e pedaliamo sulla ciclabile che si snoda a lato della circonvallazione (strada n. 33) seguendo le indicazioni per Reichenau e per la Svizzera. Arrivati in prossimità del punto dove il lago di Costanza diventa fiume Reno, prendiamo un sentiero che entra nel parco fluviale e che poco dopo culmina con un bellissimo ponte ciclopedonale che ci consente di attraversare il fiume. A questo punto la Svizzera è davvero a poche pedalate di distanza. Passare il confine che divide due stati in sella a una bicicletta è davvero emozionante, anche se il varco è aperto e non c’è nessuno in dogana a chiedere i nostri documenti. Proseguiamo quindi in territorio svizzero, costeggiando il fiume Reno il quale, appena nato dal lago di Costanza si allarga di nuovo formando il lago di sotto (UnterSee) per poi tornarsi lentamente a restringere assumendo via via le dimensioni che maggiormente si addicono ad un fiume. Il paesaggio fluviale è stupendo e l’ambientazione è unica: stiamo pedalando sulla sponda del Reno in territorio svizzero e sulla sponda opposta vediamo la Germania, dalla quale proveniamo.
Con un po’ di fatica, vista la distanza e i vari saliscendi incontrati durante il percorso, arriviamo a Sciaffusa e seguiamo le indicazioni per le cascate (Rheinfall). Il primo tentativo di avvicinamento in bicicletta non è molto fortunato: tenendo la riva sinistra del fiume, imbocchiamo un sentiero ghiaiato in salita che ci porta al castello. Da qui però non si vede un gran che. Bisognerebbe acquistare il biglietto e scendere con un ascensore panoramico un po’ più in basso, sulla riva. Torniamo allora indietro, passiamo sull’altra sponda del Reno e troviamo una pista che “teoricamente” è solo pedonale (Rheinfallweg). Decidiamo comunque di proseguire, facendo attenzione (ma non incontriamo molti passeggiatori) fino a che la pista diventa stretta e in salita. Con le bici a mano saliamo e dopo un po’ ci si apre davanti uno spettacolo meraviglioso, finalmente siamo arrivati alle cascate del Reno. Sostiamo per un po’, giusto il tempo per scattare qualche foto e rifocillarci con un po’ di frutta, quindi intraprendiamo la via del ritorno. L’idea originale era quella di tornare in bici, ma dopo aver fatto quasi 70 km di certo non pianeggianti, sotto il sole caldo di metà luglio, non ce la sentiamo. Ci dirigiamo allora verso la stazione dei treni di Sciaffusa dove acquistiamo il biglietto per noi e per le nostre tre bici, saliamo sul treno (qui ogni carrozza ha il suo spazio per le biciclette) e comodamente torniamo a Konstanz dove ci attende il traghetto per Meersburg. Una bellissima gita, un po’ faticosa, ma tutto sommato ne valeva la pena. Domani ci concederemo una giornata di riposo e relax al Meersburg Therme.
(luglio 2015)
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