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La ciclabile del Reno
Durante le nostre vacanze nella Foresta Nera del sud, dopo aver soggiornato quattro giorni a Bad Krozingen (dove si trova il Vita Classica) ci siamo trasferiti un po’ più a sud, a Bad Bellingen, comune di poco meno di 4000 abitanti situato nella zona del markgräflerland a ridosso del fiume Reno, anch’esso dotato di un grande centro termale con sauna e zona naturista, il Balinea Thermen.
Abbiamo alloggiato tre giorni presso l’Hotel a gestione familiare Landgasthof Schwanen, un edificio in stile caratteristico che si erge all’ingresso della via principale del villaggio, la Rheinstrasse, a due passi dalla stazione ferroviaria. Una sistemazione confortevole e adeguata per le nostre esigenze, la presenza di un ottimo e rinomato ristorante dove gustare i piatti tipici della regione del Baden ha completato piacevolmente il nostro soggiorno.
Un periodo breve ma vissuto attivamente alla scoperta di una parte della ciclabile del Reno. Di seguito descriviamo due interessanti e semplici percorsi, consigliati a chi volesse conoscere un po' meglio la zona.
Da Bad Bellingen alla Passerella delle tre frontiere (31 luglio 2014)
La tappa di trasferimento da Bad Krozingen a Bad Bellingen è brevissima, pochi chilometri separano le due località termali. Arriviamo quindi all’Hotel Landgasthof Schwanen la mattina molto presto e ovviamente non siamo nelle condizioni di reclamare la camera che sarà pronta nel pomeriggio. La nostra idea è comunque quella di ingannare l’attesa esplorando la zona in bicicletta. Dopo aver chiesto alla reception la disponibilità di parcheggiare l’auto nel cortile dell’hotel, scarichiamo le nostre bici e affrontiamo la ripida discesa che dalla zona residenziale di Bad Bellingen porta al livello più basso, al grande piazzale dove si trovano il grande supermercato della catena Rewe e lo stabilemento termale Balinea Thermen. Percorriamo il parcheggio comune alle due strutture in direzione sud quindi, in corrispondenza di una rotatoria, imbocchiamo il sentiero ciclopedonale alla nostra destra. Dopo poche decine di metri, il sentiero si trasforma in un lungo sottopasso che ci permette di attraversare la strada regionale L134 e l’ A5, la lunga autostrada che congiunge il confine svizzero, presso Basilea, con il centro della Germania, con Bad Hersfeld in Assia, costeggiando nella sua prima parte il fiume Reno. Ed è proprio qui, sulle rive del Reno, che ci conduce il sottopassaggio.
Immediatamente siamo colpiti dal colore limaccioso delle acque del fiume. In questo punto evidentemente il fiume risente molto dell’effetto della solubilità del terreno e della quantità di carbonio dei depositi organici circostanti.
Dopo qualche secondo di sosta per sistemare i nostri indumenti e individuare il percorso da seguire sul GPS del telefonino, ci avviamo in direzione sud seguendo le indicazioni per Weil am Rhein. Un cartello in caratteri verdi con il simbolo della bicicletta ci indica che dista 22 Km.
La pista ciclabile in questa zona è ricavata principalmente sull’argine del fiume e quindi il percorso è per la maggior parte su sterrato, ma comunque molto praticabile. In alcuni tratti ci infiliamo nell’ombra della fitta boscaglia che cresce a bordo fiume, per altri lunghi tratti abbiamo la vista libera sul fiume e sull’altra sponda, quella francese.
Viaggiando a una velocità di crociera molto comoda e concedendoci anche un paio di soste, in poco meno di due ore arriviamo a destinazione, a Weil am Rhein, o meglio al punto dove la ciclabile finisce. Per arrivare al ponte delle tre frontiere, dobbiamo spostarci sulla viabilità ordinaria. Il ponte delle tre frontiere (in tedesco Dreiländerbrücke, in francese Passerelle des Trois Pays) è un ponte ciclopedonale ad arco sospeso che collega Weil am Rhein, in Germania con Huningue, in Francia. Deve il suo nome alla collocazione presso la frontiera tra Germania, Francia e Svizzera. Si tratta del più lungo ponte al mondo dedicato solo a pedoni e ciclisti. Non possiamo di certo rinunciare all’emozione di percorrerlo andata e ritorno in bicicletta, varcando in tal modo il confine Germania-Francia. A metà del ponte, ci fermiamo un attimo per godere a pieno della vista sulla città di Basilea e quindi sul territorio svizzero.
Rimaniamo nella zona fino al primo pomeriggio, pranziamo al sacco seduti sulle panchine del parco che si sviluppa immediatamente a ridosso del ponte, dalla parte tedesca, quindi riprendiamo la via del ritorno, la nostra stanza in hotel ci aspetta. Dopo aver depositato i bagagli vorremmo anche concludere la giornata in relax al Balinea Thermen.
Da Bad Bellingen (D) a Fessenheim (F) e ritorno
(01 agosto 2014)
Dopo aver gustato una abbondante colazione in stile tipicamente germanico, lasciamo l’hotel e in bici ci dirigiamo verso nord seguendo le indicazioni ciclabili per Neuemburg am Rhein, cittadina di media grandezza che dista circa 15 Km. Percorriamo per un tratto la ripida discesa, ma non fino in fondo dove c’è il parcheggio, più o meno a metà discesa svoltiamo a destra e teniamo la Rheinstrasse, la strada principale del villaggio che ci porta fuori dall’abitato. Pedaliamo fino a Neuemburg am Rhein rimanendo più alti rispetto al fiume, questa ciclabile infatti si sviluppa in costa sulla prima collina, in parte seguendo la ferrovia, tra i vigneti e i campi del markgräflerland. Arriviamo a Neuemburg am Rhein dopo un ora e mezza abbondante, un po’ affaticati dai vari sali-scendi incontrati (abbastanza normale dal momento che la ciclabile non è a livello del fiume), ci riposiamo un attimo e poi riprendiamo il nostro percorso, questa volta fortunatamente pianeggiante, sulla ciclabile ai lati della strada regionale L134.
Attraversiamo un paio di villaggi poi, in prossimità dell’aeroporto militare di Bremgarten, troviamo un grande svincolo con rotatoria, svoltiamo a sinistra e dopo poche centinaia di metri superiamo in sequenza il ponte sull’autostrada A5, poi quello sul fiume Reno.
Siamo ora entrati in territorio francese e ci apprestiamo a oltrepassare il Canal d’Alsace nei pressi della centrale nucleare di Fessenheim. Il Grande Canale d’Alsazia è un canale artificiale lungo una ottantina di chilometri che sfrutta le acque del Reno per la navigazione e per la produzione di energia. Per attraversarlo, con un po’ di timore seguiamo la strada che porta sulla chiusa dell’impianto idroelettrico utilizzato dalla centrale nucleare, in effetti ci risulta che si tratta della più vecchia centrale nucleare francese, tra l’altro circolano già voci di un possibile smantellamento previsto nei prossimi anni.
Usciti dalla zona della centrale, ci dirigiamo verso il villaggio di Fessenheim. Siamo in Alsazia e qua il tedesco è comunque una seconda lingua, quasi tutti lo parlano e i nomi dei villaggi sono chiaramente di derivazione germanica. Da Fessenheim seguiamo le indicazioni ciclabili verso sud e imbocchiamo la ciclabile che si affianca alla strada principale (D468). Una breve sosta all’ombra per rinfrescarci e per mangiare qualcosa poi ripartiamo.
Attraversiamo gli abitati di Blodesheim, Rumersheim-le-Haut, Bartzenheim, ma poi purtroppo sbagliamo strada e siamo costretti a tornare indietro verso Chalampè, dove avevamo pianificato di attraversare il Reno e rientrare in territorio tedesco, a Neuemburg am Rhein. Qua, appena 15 km sullo stesso percorso dell’andata ci separano dall’ hotel, siamo molto stanchi ma caparbiamente facciamo l’ultimo sforzo: al nostro arrivo saremo ancora in tempo per concludere la serata al Balinea Thermen.
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